Periodo consigliato: Maggio/Settembre Durata sentiero: 2 ore Difficoltà: EE Escursionisti esperti
Nelle vicinanze dell’abitato di Cavezzana, sotto la diga, il Gordana si addentra tra anguste gole raggiungendo i famosi Stretti di Giaredo. Agli occhi dei visitatori si apre uno spettacolo affascinante, le acque cristalline scorrono tra due ripide pareti alte oltre cinquanta metri che, talvolta, arrivano quasi a toccarsi lasciando penetrare appena qualche raggio solare. Gli Stretti si possono percorrere in circa due ore. In alcuni punti per attraversarli è necessario nuotare, ma la situazione è molto gradevole per la bellezza dei laghetti trasparenti che si susseguono uno dopo l’altro. L’itinerario si sviluppa lungo i margini della profonda gola a pareti verticali, consentendo di ammirare direttamente il profondo solco inciso dalle acque e di godere della spettacolare bellezza del canyon.
È quasi obbligatorio però munirsi di una muta per resistere meglio alla temperatura dell’acqua, abbastanza gelida. Ed anche di scarpe da trekking per camminare agevolmente sul greto del fiume. Bisogna inoltre fare molta attenzione alle previsioni metereologiche in quanto piogge improvvise possono fare alzare velocemente il livello delle acque rendendo pericolosa la permanenza negli Stretti.
I SARACENI DEL GORDANA
Osservando attentamente le rocce si intravedono alcune cavità o grotte naturali su cui la tradizione ha ricamato curiose leggende. Dicono che qui, un tempo, abbiano abitato i saraceni, che probabilmente avevano risalito la Lunigiana dal mare in cerca di razzie e che qui si erano nascosti dopo essere stati scoperti. Protagonisti assoluti di tali leggende, gli stretti di Giaredo, a guardarli, distribuiscono un certo timore e riportano indietro nel tempo. Sembra quasi che i saraceni siano ancora lì, nascosti in queste grotte.
COME ARRIVARE AGLI STRETTI
Lasciata l’autostrada A15 Parma-La Spezia al casello di Pontremoli, si prende la Provinciale N. 37 per Zeri per raggiungere dopo circa tre chilometri, sulla sinistra, il bivio per Cavezzana Gordana e Valunga.
Da qui bisogna proseguire, tenendo la destra, per un altro chilometro lungo la strada comunale che porta ad un bivio, preceduto da alcune case. Si prosegue a sinistra ancora per un chilometro fino a raggiungere uno stretto tornante diviso al centro da una strada sterrata.
RACCOMANDAZIONI
1. Bisogna evitare di utilizzare grossi mezzi tipo caravan per percorrere i tre itinerari sopra indicati, in quanto le strade sono molto strette e facilmente ci si può trovare in situazioni molto complicate se dovessero sopraggiungere mezzi in senso contrario.
2. Per addentrarsi negli Stretti è quasi indispensabile munirsi di una muta per proteggersi dalle acque gelide che, oscurate dalle rocce, non vedono quasi mai il sole.
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