Grotta Prato
Pianizzoli - Massa Marittima
Le ricerche nella zona vennero riprese nel 1979 dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana e dal Dipartimento di Scienze Archeologiche dell'Università di Pisa, nella Grotta Prato, scoperta dal Gruppo Speleologico di Prato e dal Gruppo per la valorizzazione di Massa Marittima. Si tratta di un'ampia cavità con una sala principale di m 12xl0 da cui si accede ad una serie di vani sottostanti causati da crolli e ricchi di stalattiti e stalagmiti. Nella sala principale si è in parte conservato un deposito tra grandi blocchi che ha dato la seguente serie stratigrafica dall'alto in basso: crollo recente di pietre e terriccio sciolto con resti eneolitici e medievali (m 1) livello concrezionato con ammassi di ossa umane, ceramiche e oggetti di corredo eneolitici (m 0,40) terriccio argilloso chiaro con scarsi resti (m 0,40) argilla rossa sterile esplorata per m 1. Altri ammassi di ossa erano in nicchie e anfratti lungo le pareti. Quasi tutto il materiale era in giacitura secondaria, dovuta ai crolli e ai movimenti di assestamento dei depositi che hanno provocato gli accumuli di materiale e la loro dispersione fino in fondo alle sale più interne. Tuttavia il complesso dei materiali e sostanzialmente omogeneo con una serie di elementi caratteristici quali le ceramiche a spazzola, vasi ovoidali o biconici con anse a nastro sopraelevate o a gomito ed una ad ascia, ciotole carenate. Le armi consistono in cuspidi di freccia in selce, punte di osso, un pugnaletto in rame assai usurato. Tra gli ornamenti sono grani discoidali in marmo e calcare locale, conchiglie, ed è particolare la presenza di nove cristalli di quarzo, utilizzati forse come separatori di collane. La Grotta Prato rientra quindi nel gruppo dei giacimenti che ha come caratteristiche una serie di elementi che, se da un lato appartengono alla tipologia generale della tradizione rinaldoniana, dall'altro sembrano preludere all'età del Bronzo. Questo gruppo di giacimenti del grossetano e dell'Elba è accomunato anche dall'uso delle grotte naturali come ossari collettivi e si pone in un momento, per ora non meglio definito (data l'assenza di stratigrafie), situato tra la fine dell'Eneolitico e gli inizi dell'età del Bronzo.
Grotta del Somaro
Pianizzoli - Massa Marittima
Ricerche preliminari nella Grotta del Somaro, un'ampia cavità con sale sovrapposte , hanno individuato ceramiche a spazzola e cordoni assieme a ceramiche decorate a solcature. Queste ultime appartengono ad un aspetto della media età del Bronzo conosciuto nel Senese e nel Lazio per cui testimoniano che la grotta venne usata per deposizioni funebri di adulti e fanciulli per un periodo di tempo abbastanza lungo.