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Mercoledì 15 Gennaio, 2003
Pallerone si appella al ministro


Anche il ministro dell'ambiente Altero Matteoli è stato informato ufficialmente di quanto sta succedendo a Pallerone di Aulla.
Con una lettera il comitato "Vivere Pallerone" segnala "la perdurante situazione di grave rischio ambientale", tanto che sono state raccolte "le prime duemila firme contro chi svende il territorio per attività che finiscono per saccheggiarlo ed inquinarlo in dispregio a leggi dello Stato".
Il comitato fa riferimento a "una discarica a cielo aperto di rifiuti" su cui è intervenuto anche il Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri di Firenze (che ha parlato di 'deposito incontrollata di centinaia di rifiuti speciali all'aperto, su piazzali sprovvisti di un sistema di captazione'), il comando provinciale dei vigili del fuoco (che ha espresso parere contrario all'attività di stoccaggio) e l'Arpat di Massa Carrara (che ha confermato problemi di natura ambientale).
Il comitato "Vivere Pallerone" chiede poi al ministro Mtteoli "che cosa dovrebbero fare i semplici cittadini quando vengono a conoscenza di palesi violazioni delle leggi dello stato, violazioni di cui sono a conoscenza gli organi istituzionali per i quali sembra molto laborioso porre rimedio?"
E ancora: "Che cosa intendono fare il Ccta e le varie istituzioni come Arpat, vigili del fuoco e amministrazione comunale di Aulla nello specifico, anche in vista dell'ipotizzata costruzione di una poderosa centrale oggi dichiarata a biomasse".

(Rassegna Stampa da «La Nazione»)

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