Anche il ministro dell'ambiente Altero
Matteoli è stato informato ufficialmente di quanto sta succedendo
a Pallerone di Aulla.
Con una
lettera il comitato "Vivere Pallerone" segnala "la perdurante
situazione di grave rischio ambientale", tanto che sono state raccolte
"le prime duemila firme contro chi svende il territorio per attività
che finiscono per saccheggiarlo ed inquinarlo in dispregio a leggi dello
Stato".
Il comitato fa riferimento a "una discarica a cielo aperto di rifiuti"
su cui è intervenuto anche il Nucleo operativo ecologico dell'Arma
dei carabinieri di Firenze (che ha parlato di 'deposito incontrollata
di centinaia di rifiuti speciali all'aperto, su piazzali sprovvisti
di un sistema di captazione'), il comando provinciale dei vigili del
fuoco (che ha espresso parere contrario all'attività di stoccaggio)
e l'Arpat di Massa Carrara (che ha confermato problemi di natura ambientale).
Il comitato "Vivere Pallerone" chiede poi al ministro Mtteoli
"che cosa dovrebbero fare i semplici cittadini quando vengono a
conoscenza di palesi violazioni delle leggi dello stato, violazioni
di cui sono a conoscenza gli organi istituzionali per i quali sembra
molto laborioso porre rimedio?"
E ancora: "Che cosa intendono fare il Ccta e le varie istituzioni
come Arpat, vigili del fuoco e amministrazione comunale di Aulla nello
specifico, anche in vista dell'ipotizzata costruzione di una poderosa
centrale oggi dichiarata a biomasse".
(Rassegna Stampa da «La
Nazione»)