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31
luglio 2003
Bello
e austero, ecco l'ultimo menhir
E'
spuntata a metà estate (esattamente il 21 luglio)
tra le pietre, come in passato è accaduto ad
altre sue sorelle. Bella e austera con addosso le impronte
polverose lasciate da millenni di storia. E' l'ultima
statua stele rinvenuta ieri mattina a Filattiera. Se,
come sempre nel darle un nome si terrà conto
del luogo del ritrovamento, potrebbe essere battezzata
«Volpino 1». Cinquemila anni, tanti dovrebbe averne
da una prima stima, la rendono un reperto particolarmente
interessante nel panorama lunigianese. Era sepolta sotto
una coltre di terra, inserita a volto in giù
in una massicciata, dove forse era stata utilizzata
in passato. Alcuni operai che ieri mattina stavano effettuando
un intervento alle fognature si sono accorti della presenza
di quella grossa pietra levigata. L'hanno capovolta
e non hanno avuto dubbi che non si trattasse di un semplice
sasso. Hanno avvertito i dipendenti del Comune ed è
stata chiamata sul posto la dottoressa Rita Lanza che
ha effettuato un primo esame. A suo avviso potrebbe
trattarsi della più vecchia stele ritrovata nei
pressi del sito di Sorano. Databile all'età
del bronzo, circa 3000 a.C., sarebbe vecchia cinquemila
anni. Modeste le dimensioni: è alta solo 70 centimetri.
Si tratta di un reperto maschile nel quale sono visibili
le mani ed un pugnale. Alla base manca un frammento
e anche il capo risulta spezzato. Forse appartiene al
gruppo A, secondo la catalogazione del professor Augusto
Ambrosi. E questa è la prima stele ritrovata
dopo la scomparsa dello studioso. Nel pomeriggio si
è recata a Filattiera anche la dottoressa Parimbeni
della Soprintendenza di Firenze. Il sindaco Pierluigi
Bardini ha effettuato un sopralluogo al sito oggetto
di scavo ed ha espresso gratitudine agli operai che
si sono accorti dell'importanza del reperto. «A
questo punto - spiega il sindaco - interesserò
le istituzioni perchè vengano trovati i finanziamenti
necessari: vogliamo ampliare lo scavo nel sito e verificare
la presenza di altri reperti".
In prossimità della stele sono stati riportati
alla luce altri frammenti. "Coglieremo l'occasione
di questi giorni di festa per fare ammirare alla gente
il reperto, non nascondiamo il desiderio di conservarlo
anche in futuro."
Gloria Penso
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