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Il
Museo della Stampa
Jacopo da Fivizzano |
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Per
ricordare i legami tra la Lunigiana e la stampa, è
sorto il Museo della Stampa «Jacopo da Fivizzano»
(Palazzo Fantoni Bononi), fortemente progettato e voluto
da Loris Jacopo Bononi.
I primi libri con i primi caratteri tipografici italiani
sono stati stampati in Lunigiana intorno al 1470, esattamente
a Fivizzano, che allora faceva parte della Repubblica Fiorentina.
Racconta Bononi in "Libri & Destini": «A
Fivizzano, una piccolissima città storica che nel
Quattrocento contava forse 600 abitanti, si è cominciato
a stampare libri 11 anni prima che a Vienna, 9 prima che
a Londra, 7 prima che a Oxford, Ginevra, Barcellona, 5 prima
che a Bruxelles, e si noti che lo stampatore non era uno
straniero come stranieri erano gli stampatori delle città
sopra ricordate, ma era un nativo di Fivizzano. Sempre a
Fivizzano è stata inventata, realizzata e utilizzata
una macchina scrivente che fu la prima nella storia (1802)
a stampare come fa una moderna macchina per scrivere, e
che insieme fu il primo Braille ante litteram".
Aperto liberamente al pubblico, di significato europeo,
di valenza intercontinentale, il museo espone permanentemente
quanto possa servire a illustrare il tema: "Dal manoscritto
mediovale, all'incunabulo, alla macchina per scrivere, al
computer e oltre".
Il Museo intende contribuire al recupero e alla valorizzazione
dell'identità culturale della Lunigiana Storica -
terra di stampatori, editori, libri, librai, di rilevanza
intercontinentale - e a evidenziare la straordinaria cultura
del libro che ha distinto e resa famosa nel mondo la Lunigiana
nel Secondo Millennio.
Jacopo da Fivizzano
Il museo ruota intorno a tre sezioni fondamentali: la prima
e la seconda riguardano la piccola Città storica
di Fivizzano e i suoi straordinari contributi dati nella
seconda metà del Quattrocento e all'inizio dell'Ottocento
alla cultura della comunicazione scritta sia attraverso
la scrittura tipografica (stampa a caratteri mobili o tipografia)
sia attraverso la scrittura meccanica (macchina per scrivere).
A Fivizzano sono stati impiegati i primi caratteri tipografici
italiani. Jacopo da Fivizzano, tipografo pioniere, nativo
del luogo, ha impiegato dal 1471 al 1474 questi caratteri
per stampare testi di Giovenale, Virgilio, Cicerone, Sallustio,
e Cornazzano.
E' a Fivizzano (e proprio all'interno del palazzo del Museo)
che Agostino Fantoni ha ideato e realizzato la prima macchina
per scrivere fin dal 1802, perfezionata in seguito da Pellegrino
Turri, ed è sempre a Fivizzano che la «carta
nera» o carta carbone entra per la prima volta nella
storia. (Beeching, W. A.: Century of the Typewriter. British
Typewriter Museum Publishing. Bournemouth, Dorset, England,
1990, p. 8)
L'Editore Maucci di Parana
La terza sezione intende rendere onore a in particolare
a Parana, piccolissima frazione del Comune di Mulazzo, che
hanno dato i natali al pi? grande editore e ai pi? grandi
librai del loro tempo, nel mondo: editoria, tipografia e
commercio librario intercontinentali: Barcellona Madrid,
Città del Messico, Avana, Caracas, Buenos Aires,
Genova, Milano. La Casa Editorial Maucci nasce a Barcellona
nella seconda metà dell'Ottocento, si consolida a
partire dal 1892, e raggiunge l'apice nella prima metà
del Novecento.
La Casa Editorial Maucci di Barcellona stampava in media
25 mila volumi per settimana pari a 1 milione e 300 mila
circa volumi per anno con un magazzino di riserva di 7 milioni
e 500 mila volumi: centinaia di opere di autori europei
tradotti e stampati in lingua spagnola.
Il laboratorio di restauro
Il Museo disporrà entro breve tempo di due donazioni
di eccezionale importanza: la prima consiste in uno dei
pi? noti laboratori fiorentini di restauro, rilegatura,
decorazione del libro, lavorazione e decorazione della pelle
per altri usi, che, trasferito totalmente a Fivizzano, continuerà
a Fivizzano l'opera artigianale, e la commercializzazione
dei manufatti prodotti specialmente all'estero. la seconda
consiste in una eccezionale raccolta di oltre 60 computers,
prototipi e tutti funzionanti.
La Divina Commedia di Loris Jacopo Bononi
Il museo è stato ideato, ed in pratica realizzato,
da Loris Jacopo Bononi, una straordinaria figura, scrittore,
poeta e docente universitario, proprietario del castello
di Castiglione del Terziere, da lui restaurato con amorevole
cura in 25 anni di lavoro. Ora vi abita e in esso custodisce
una raccolta incredibile di oltre 20.000 incunaboli e prime
edizione di autori italiani, tra cui l'edizione principe o prima edizione a stampa assoluta della Divina Commedia. Le sale dagli alti soffitti del castello
ospitano librerie colme di volumi, che raccontano e riscoprono
gli antichi talenti della sua e nostra terra.
Loris Jacopo Bononi accoglie volentieri i visitatori. Da
oltre 30 anni nel suo castello riceve schiere di studenti
per far loro comprendere e toccare con mano l'importanza
della cultura e della carta stampata e il loro determinante
ruolo nel realizzare il mondo di domani.
Chiunque, passando in Lunigiana, suoni al portone del castello,
viene accolto con grande disponibilità e può
vivere una esperienza straordinaria.
Al castello del Terziere si arriva tramite l'autostrada
Parma - La Spezia, uscita Pontremoli per chi viene da Nord,
uscita Aulla per chi viene da Sud, poi strada per Bagnone,
quindi, a pochi chilometri, Castiglione del Terziere. |
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