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Il Castello di San Giorgio |
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A prima vista
sembra che del castello di San Giorgio, chiamato
semplicemente "castello" nel medioevo, come si può
dedurre dal toponimo "sotto il castello" ancora esistente,
si siano salvate soltanto la chiesetta romanica dedicata a
San Giorgio e la torre, scambiata talora per campanile.
Le
ricerche archeologice dell'ISCUM hanno fornito informazioni
più estese. La torre era un dongione abitato nella
parte superiore, con una porta d'accesso a quattro metri
d'altezza; è stato costruito nel XII secolo e la
parte alta è stata restaurata nel XIV, forse dopo un
terremoto.
Il fondo cieco della torre di San Giorgio era
pieno di rifiuti provenienti dai piani abitati, ed è
finora l'unico in Lunigiana ad essere stato scavato con
metodo stratigrafico. Conteneva: recipienti da cucina e da
tavola, punte di frecce, borchie, chiodi, bottoni di
metallo, fusaiole, un flauto d'osso e rifiuti alimentari.
La
torre di San Giorgio si trova nella parte più alta
della punta estrema della collina, ma l'intera superfice
(circa 3000 mq) è interrotta a monte dal vallo che la
separa nettamente dal borgo attuale, ed era contornata negli
altri tre lati, fin dal XII secolo, da una cinta muraria.
La
chiesa castrense di San Giorgio costruita ad un navata nel
XII secolo, è stata allargata a due navate nel XV, e
riportata ad una navata agli inizi del nostro secolo. In
essa si conserva l'unica lapide lunigianese di età
longobarda.
Resti di due altri edifici all'interno del
castello sono stati datati al XIV secolo, quando cioé
comparvero in Lunigiana le prime case in muraura a calce;
eventuali edifici abitativi precedenti erano quindi in
legno. |
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