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Chiesa Prepositurale e Santuario Mariano
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La chiesa Prepositurale di Fivizzano fu fondata il 30 Luglio 1377, essendo Vescovo di Luni, Bernabò, sotto il Pontificato di Gregorio XI. Subì notevoli e significativi rimaneggiamenti, nonchè un notevole ampliamento nel 1576. Infatti in tale periodo fu invertito l'orientamento e l'edificio fu profondamente modificato. In questa operazione venne inglobata anche la "Torre Superiore" che divenne il campanile della chiesa. L'edificio come si presenta oggi è frutto degli ultimi interventi effettuati dopo i lavori eseguiti a seguito del terremoto del 1920. La facciata della chiesa, in bozze di arenaria presenta sopra la porta principale d'ingresso un bassorilievo in marmo rappresentante la Madonna dell'Adorazione, e, sulle porte laterali i Santi titolari della chiesa stessa. Sul campanile spicca lo stemma marmoreo dei Medici, come venne stabilito nel 1571, dalla comunità di Fivizzano. Sul fianco sinistro della chiesa è stato ricollocato lo stemma in arenaria dei Capitani di parte Guelfa, che prima del ¹20 era sistemato sulla facciata. L'interno, a tre navate, si presenta scandito dalle quindici grandi colonne in arenaria ricavate appositamente dalla cava di Turlago nel 1576, ed è ricco di otto altari, oltre all'altar maggiore. Entrando, nella navata a sinistra, troviamo di notevole interesse l'antico Fonte Battesimale, scavato in un unico blocco di pietra. è ornato con il simbolo del ³TAU² di S. Antonio e con il bastone di pellegrino di S. Giacomo. è un'opera di grande originalità del XIV secolo. Segue l'altare in pietra dedicato alla Madonna Addolorata (da notare che questo altare, come gli altri in pietra, era decorato con fregi dorati dipinti). Nella Cappella del Sacro Cuore si trova il Simulacro di Cristo Morto, scultura a grandezza naturale, in legno dipinto, del Milani. Segue l'altare in marmo della Madonna del Rosario e quindi la Cappella del Carmine, dove si trova l'altare proveniente dal Convento del Carmine di Cerignano, soppresso nel 1782. Alla parete è visibile la ³Deposizione², lunetta ad olio della scuola di Andrea del Sarto. Nella navata a destra di chi entra troviamo una piletta per l'acqua benedetta, in marmo, recante lo stemma dei Malaspina Spino fiorito. (Questa, assieme alla Fonte battesimale in pietra, sono forse i reperti più antichi, appartenenti cioè alla prima chiesa). Proseguendo lungo la navata, dopo gli altari di S. Antonio da Padova e dei SS. Patroni, troviamo l'altare di S. Lucia (la statua della Santa, in marmo, è opera del XVI sec.) e la Cappella dei Conti Benedetti Chigi, dove sopra all'altare si trova "La Resurrezione di Lazzaro", opera del pittore senese Pietro Sorri (1556-1622). Sempre nella navata destra sono visibili due tavole di Pier Francesco Foschi (1502-1567) rappresentanti S. Sebastiano e S. Rocco. Dietro l'altare maggiore, pregevole opera in marmi policromi, si trova il coro. Gli stalli sono decorati da fregi e mascheroni, opera del Pisanino e di Angelo da Fazzano ('600). Sopra lo stallo principale, in una nicchia, grande statua in marmo di Cristo Redentore, opera di notevole bellezza, dal secolo XV. Sull'altare maggiore in un ricco tabernacolo d'argento, è collocata l'Immagine della B.V. dell'Adorazione, o di Reggio, come viene chiamata comunemente nel fivizzanese. L'immagine apparve miracolosomente il 5 aggio 1596 ad una inferma, Margherita la Caugliana, guarendola. Il tempietto che corona il tabernacolo della Madonna fu eretto per volontà dei fivizzanesi nel 1946, quando la Prepositurale fu dichiarata Santuario Mariano. L'opera fu progettata dal carrarese Remedi. Sparse per tutte le navate sono murate numerose lapidi che ricordano l'aaparizione della Madonna dell'Adorazione. Il "tesoro" della Prepositurale ha trovato posto nel nuovo museo di arte sacra, allestito nei locali della vecchia sacrestia. E' esposta una serie veramente interessanti di arredi sacri.
(Roberto Pandiani) |
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