|
La
famiglia Malaspina
Celebre
famiglia feudale italiana, coerede, prima del 1000, della "Terra
Obertenga" in Toscana, contitolare della marca della Liguria orientale
e della marca di Longobardia.
Nell'XI secolo i Malaspina stabilirono il loro potere sui comitati
di Luni, Genova, Tortona, Bobbio, Pavia, Piacenza, Parma, Cremona.
Nel secolo successivo l'espandersi dei comuni ridusse il loro territorio
alle alte valli dell'Appennino, dove fondarono un organismo politico-territoriale
ricco di fortificazioni. Dopo un periodo di aspre lotte per la riconquista
del territorio familiare, si giunse, nel 1202, alla pace di Aulla,
che ridefinì l'assetto territoriale dei Malaspina.
Nel 1221 il grande feudo fu diviso fra Corrado e Obizzone, i quali
perraltro mantennero la loro unità nel difendenre gli interessi
familiari in Lunigiana soprattutto contro il vescovo di Luni.
La spartizione territoriale segnò anche la ramificazione
della casata: Corrado divenne il capostipite dello Spino Secco e
Obizzone dello Spino Fiorito.
Dopo aver partecipato alle lotte di fazione dei comuni toscani,
la calata di Arrigo VII li vide divisi. Nel 1306, la pace di Caselnuovo,
contrattata per i Malaspina da Dante, sancì quasi tutte le
loro riconquiste del XIII secolo. In seguito Spinetta il Grande
(del ramo dello Spino Fiorito) venne quasi completamente spossessato
da Castruccio Castracani, ma la morte di quest'ultimo gli consentÏ
di riprendere i suoi territori e di espandersi nella Garfagnana,
nella Lunigiana orientale ed in quella meridionale fino a Sarzana
(1334-1345).
Tra il XV e il XVI secolo i genovesi sottrassero ai Malaspina gran
parte dei loro territori, mentre i fiorentini, col favore delle
popolazioni, si impossessarono di vaste zone appartenenti allo Spino
Fiorito.
I feudi superstiti rimasero in vita, sotto la diretta sovranità
dell'Impero, fino alla "democratizzazione" napoleonica; il congresso
di Vienna li attribuì al ducato di Modena.
|