Il comune di Pontremoli
occupa un'area complessiva di oltre 18.000 ettari sui
quali sono distribuiti oltre trenta piccole frazioni.
Paesi e paesaggi straordinariamente belli, incastonati
in mezzo al lussureggiante verde di una campagna che non
ha eguali e che meritano di essere visitati e conosciuti.
Fra tutti abbiamo scelto alcuni itinerari.
Le
acque di Montelungo
Soprattutto per la
bellezza dei prati, vale la pena fare una gita fino al
passo della Cisa. Una fermata è obbligatoria a Montelungo,
sorto intorno alla Prioria benedettina di San Benedetto,
dipendente dal monastero di San Benedetto di Leno di Brescia.
Montelungo è nota soprattutto per le sue acque termali,
di notevoli proprietà curative, specialmente per le malattie
renali.
Il Lago Santo
Il lago Santo di trova nel versante parmense del monte
Marmagna (m. 1851), catena dell'Orsaro (m. 1830): l'escursione
a piedi può partire dall'altipiano di Logarghena (dove
la seconda domenica di Maggio ha luogo la tradizionale
festa delle giunchiglie) per il passo del Portil; pi?
facile, ma pi? lunga, la via di Pracchiola per la Valdantena,
stretta gola percorsa dal tratto pi? settentrionale della
Magra con orridi e fragorose cascate. Di quì passava l'antica
via lombarda.
Il feudatario
giacobino di Mulazzo
Mulazzo è un paese feudale capoluogo dei marchesi Malaspina
dello Spino Secco, che dominarono sul lato destro della
Magra. Di essi è ricordato Franceschino, l'ospite di Dante
nel 1306. Tra gli ultimi tre feudatari questo ramo può
vantare Azzo Giacinto, il feudatario giacobino che alzò
il tricolore francese sulla torre del suo castello, morto
oscuramente, primo martire italiano dell'Austria, nelle
prigioni asburgiche, dopo il 1796 e il grande Alessandro
il navigatore, che, liberato dalla prigionia spagnuola,
si ritirò a Pontremoli, dove morì nel 1810. Nella parte
pi? alta del paese si possono visitare i resti del Castello
e dell'antica rocca con torrione pentagonale detta la
Torre di Dante. Nell'oratorio dei Malaspina, un affresco
trecentesco rappresentante la Madonna. Nel palazzo Zini,
già dei Malaspina, una pregevole raccolta di documenti
che costituiva l'Archivio domestico dei Malaspina di
Mulazzo». Vicino alla porta del paese, una iscrizione
a caratteri gotici su pietra ricorda un Rosselmo di Ghino
da Pistoia, forse profugo bianco, morto nel 1338. Al cimitero
avanzi dell'antica Chiesa di San Martino. Gite a Montereggio
e a Parana, patria dei librai ambulanti detti "bancarellai".
Escursione al monte Cornoviglio (m.1168) con bella e luminosa
vista sul Mar Ligure. Da Pozzo, escursioni alla Madonna
del Monte.
Le
tentazioni pagane di Filattiera
Il nome del paese
deriva dal greco "phylacterion", presidio. Filattiera
è nata come antica fortezza bizantina, nel medioevo fu
dominio degli Estensi, poi sede e centro dei Malaspina
dello Spino Fiorito che si diramarono sulla sinistra della
Magra. Al piano, nel recinto del cimitero, l'antica Pieve
di Santo Stefano, detta anche di Sorano, costruzione romanica
del secolo X, recentemente restaurata. Nel paese, pittorescamente
schierato sul colle, presso i resti della rocca sul lato
meridionale del borgo, la ben conservata chiesetta di
San Giorgio con torre quadrata. Nell'interno una epigrafe
del secolo VIII, del tempo del re longobardo Astolfo,
ricorda un personaggio (per mancanza di un frammento del
marmo non ci è giunto il nome), il quale aveva abbattuto
gli idoli e combattuto persistenti superstizioni pagane.
Un piccolo mistero: percorrendo la strada lungo l'altipiano
che unisce Filattiera a Caprio, ad un certo punto si incontra
un rettilineo in discesa che inspiegabilmente respinge
la legge di gravità. Pur in discesa l'automobile in folle
torna indietro. Quali oscure forze magiche nasconde la
Lunigiana, terra dei menhirs? villafranca e il borgo di
filetto A Villafranca visitare la chiesa dell'antico convento
di San Francesco, fondato dal marchese Bartolomeo Malaspina
(1525). Ben ricostruite due belle terrecotte robbiane.
Del pittoresco castello sulla Magra dei Malaspina d'Este,
non rimangono che le rovine. A Filetto, piccolo, incantevole
borgo murato con due porte a riscontro e caratteristica
piazza, si conservano nella sagrestia della parrocchia
4 busti di bronzo (secolo XVII) dei marchesi Ariberti
succeduti ai Malaspina nel feudo di Malgrate, paese sul
colle, a sinistra, con castello del secolo XV e XVI. Tra
Malgrate e Mocrone, sopra un poggio ove è posto il cimitero,
osservare l'antica chiesa romanico lombarda di San Maurizio.
Da Villafranca comoda gita al vicino castello di Lusuolo,
sulla destra della Magra (dall'alto del suo cassero si
gode una delle pi? interessanti e caratteristiche vedute
dell'alta Val di Magra) e al pittoresco borgo di Castevoli
con castello malaspiniano.
Le
balze di Bagnone
Bagnone è uno dei centri pi? importanti dell'alta Val
di Magra. Schiera le sue solide case coi portici caratteristici
sul fianco destro del torrente Bagnone, che scorre tra
profonde e strette balze scavate tra profonde rocce, ben
visibile dalla piazza centrale. Sull'altra sponda, in
alto, il castello dei conti Noceti con una pi? antica
torre del secolo XVI. A oriente suggestivo scenario delle
scoscese vallate formate dai contrafforti del Sillara
(m. 1861), con vedute di paesi arrampicati sulle coste.
Escursione, per non facile sentiero, al passo della Fugicchia
(m. 1683), da dove si scende nella valle della Parma di
Badignana, nei pressi dei laghetti Scuro e Gemio.