Castiglione del Terziere
Castiglione del Terziere, così detto in sequito alla divisione del 1275 dei Malaspina di Filattiera, per essere compreso nella terza parte dell'eredità feudale paterna, sorge su un colle alle pendici del Monte Sant Antonio dell'Appennino Tosco- Emiliano, a circa 350 metri sul livello del mare. Zona coltivata in gran parte a vigneti ed uliveti.
Ha un bel castello, oggi rimesso a nuovo, che ospitava i Malaspina, feudatari della valle di Bagnone, propietari e dominatori incontrastati della zona dai primi dell'anno 1000 fino al 1471 quando i Malaspina alienarono tutti i loro feudi bagnonesi con tutti i loro diritti, alla Repubblica Fiorentina, mediante il prezzo di 8000 fiorini d'oro.
Nel periodo che segue Castiglione del Terziere seguì le sorti del centro della valle, Bagnone, con tutte le altre frazioni della zona. Nel lungo periodo della dominazione dei marchesi Malaspina Castiglione del Terziere non aveva chiesa propria, ma di pieno possesso dei marchesi indipendente anche dalla Diocesi di Luni. Infatti la chiesa di Castiglione non appare nelle liste delle decime bonifaciane degli anni 1296/97/98/99 e 1303 come quasi tutte le chiese della Lunigiana. Appare soltanto nelle liste degli estimi del 1470/71 nella dipendenza della Pieve di San Cassiano di Bagnone, perché proprio in quel periodo terminava il dominio dei Malaspina e la chiesa, libera, veniva a far parte della grande famiglia della Diocesi di Luni.
Un secolo dopo otterrà la piena indipendenza anche dalla pieve di San Cassiano e sarà parrocchia a sé con funzioni e registri propri.Nel 1568 il Cardinale Lomellini veniva in Visita Pastorale a Castiglione del Terziere e annotava lo stato di precarietà della vecchia chiesa a causa dell'umidità. Questa fu poi abbandonata nell'ottobre del 1783 perché pericolante. La vecchia chiesa diroccò poi il 10 maggio 1786. Di questa chiesa restano alcune vestigia: le fondamenta ancora visibili in certi tratti; due acquasantiere, alcuni altari riutilizzati nella nuova chiesa, il fonte battesimale e alcune lapidi. Sul luogo dell'antica chiesa sorge oggi il monumento ai caduti e il vecchio campanile. La costruzione della nuova chiesa parrocchiale, dedicata come la precedente a San Leonardo abate, fu promossa per interessamento di Giovanni di Girolamo Corbellari e del parroco Don MIchele Pedroni.
Il granduca Leopoldo di Toscana provvide al finanziamento nelle spese a carico dell'erario. La nuova chiesa fu costruita in località detta "al cantone" e i lavori iniziarono l'11 novembre 1785 e si procedette speditamente tanto che la nuova chiesa, più elegante e più spaziosa della precedente, fu terminata nel 1787 e benedetta solennemente il 16 dicembre dello stesso anno. Era desiderio del Comitato lastricare anche il piazzale della chiesa e costruire li vicino la canonica, ma non fu più accordata alcuna somma e il progetto fu così abbandonato.