Storia di Pontremoli
Pontremoli
porta dell'Appennino
Per questo suo carattere di posizione di transito, Pontremoli fu detta chiave e porta ("clavis et ianua") dell'Apennino.
Le ragioni della sua origine e della agitata sua storia
vanno perciò ricercate nelle vicende connesse alle
lotte per il dominio del valico, che si vennero determinando
nel medioevo. Pontremoli non è perciò la trasformazione
medievale di quella pretesa città ligure romana di
Apua, centro della stirpe ligure degli Apuani. La città
di Apua, posta alle sorgenti del Magra, non é che
una delle tanti imposture erudite messe in corso da un umanista
della fine del secolo XV. Si ignora quale stirpe dei liguri
abbia occupato l'alta Val di Magra, è noto, invece,
che gli Apuani abitarono la regione meridionale marittima
della Lunigiana.
Pontremoli ha dunque origine da un borgo medievale che cominciò
a svilupparsi quando, al tempo dei re longobardi di Pavia,
anche per la necessità della politica antibizantina,
la strada della Cisa, o Montebardone o di Francesca, ebbe
un notevole incremento di treffico e, trasformandosi in comunicazione
di transito, si andò sostituendo alle primitive comunicazioni
laterali della valle, quali quelle del Borgallo e del Bratello,
a destra del Magra, e quella del Cirone, a sinistra.
Nell'età antica i centri demografici più importanti
del territorio erano,invece, sulla destra della valle, come
ne danno evidenti testimonianze le Pievi di Vignola (nella
valle del Verde) e di Urceola Saliceto, tra le foci del Gordana
e della Teglia, sorte evidentemente su preesistenti circoscrizioni
pagensi. La trasformazione della via della Cisa, segnata da
una traccia di dipendenze di monasteri in gran parte benedettini,
determinò un nuovo assetto della popolazione e un forte
spostamento sulla linea del Magra.
Il primo nucleo del borgo
di Pontremoli sorse intorno al castrum (castello del Piagnaro)
su l'ultima propagine del monte Molinatico, che si prolunga
poi, abbasandosi in una lunga striscia, sino alla confluenza
del Verde e della Magra. Anche questa parte, ove sorse un
nucleo burgense, era difesa da una torre a guardia del passo
e del ponte sul Verde, e da una fortezza sulla oposta riva
sinistra della Magra. Succesivamente il borgo si prolungò
dalla stessa parte, a varie riprese, alle falde delle colline
diramate dal monte e altipiano di Logarghena, propagine del
monte Orsaro.