Storia di Pontremoli
Tre
fortezze, sei torri e le mura intorno
Il borgo era tutto cinto di mura e difeso da tre fortezze
(Piagnaro, Cacciguerra, Castelnuovo) e da sei torri: di
queste, due, nella parte superiore, fiancheggiavano porta
Parma; una, quella già ricordata, della torre del
Casotto, sul Verde, e tre allineate sul fianco orientale
della parte inferiore della cerchia delle mura, le quali,
per non essere difese come le altre dla corso dei fiumi,
erano munite di un fosso che aveva lo stesso andamento dell'attuale
strada nazionale al fianco della ferrovi. Dalle sei antiche
porte che si aprivano nelle mura non rimangono che quella
superiore, già detta di San Giorgio (ora porta Parma),
quella dei ponti della Cresa e del Casotto, verso il Verde,
e l'altra al ponte sulla Magra.
Le più importanti vie medievali del pontremolese erano:
la vitalissima via Genova, per la valle della Gordana, Zeri,
Sesta Godano, Sestri; la via del Borgallo e del Bratello per
Borgotaro, Bardi, Piacenza; la via di Monte bardone per Montelungo,
Cisa , Fornovo, Piacenza o Parma; la via del Cirone per Corniglio,
Langhirano, Parma. A mezzogiorno le comunicazioni si dividevano
tra la destra e la sinistra della Magra, verso La Spezia o
Sarzana, Lucca e Pisa. Tre pontiattraversavano nel passo la
Magra: il più a monte è quello dell'Ospedale,
già detto del Carmine (sbocco della via del Cirone);
il sucessivo, vicino a porta Parma, distrutto nell'ultima
guerra, è stato sotituito con una massiccia e poco
felice ricostruzione; l'ultimo, presso la fortezza di Castelnuovo,
più volte demolito, è stao improvvisato dopo
la guerra. Un quarto ponte, a un solo ardito arco, imitazione
del famoso ponte sulla Dora, fu aggiunto nel 1845. Sul Verde
vi erano due ponti, costruzioni trecentesche, che avevano
sostituito i più antichi di legno: l'uno, detto di
San Francesco o del Casotto, l'altro, più a monte,
detto della Cresa, con porta fortificata. Tra i due, nel primo
decennio del secolo, ne fu costruito un terzo in cemento,
intitolato a nome del celebre medico pontremolese G.Zambeccari,
nella località dove sorgeva l'antica chiesa di San
Colombano, probabile fondazione Bobbiese. |