La storia di Pontremoli
Il
dominio delle signorie
Indebolito da violente intestine discordie e, all'aprirsi
del secolo XIV, dalle agressioni dei forti stati vicini,
il comune pontremolese perdette la libertà e cadde
sotto una lunga serie di signorie italiane e straniere,
dai Fieschi a Castruccio, dai conti Rossi di Parma agli
Scaligeri e ai Visconti e agli Sforza, dai re di Francia
a Carlo V e ai re di Spagna (dipese dal ducato di Milano,
attraverso i vari Signori che lo dominarono, complessivamente,
circa 260 anni), dalla Repubblica di Genova al Gran Ducato
di Toscana e, tralasciando i vari governi del periodo napoleonico,
al Ducato di Parma.
Prima del 1859 Pontremoli era capoluogo
di una provincia degli Stati parmensi, detta "Lunigiana
parmense", e comprendeva i sei Comuni dell'alta Val di Magra
(Pontremoli,Zeri, Mulazzo, Villafranca , Bagnone, Filattiera),
pio, sotto il regno d'Italia, trasformata in Circondario
e Sottoprefettura.
La Diocesi, epilogo della regolare trasformazione
dell'ordinamento ecclesiastico provocato dal Comune, fu
eretta, falliti precedenti tentativi,solamente nel 1787,
dopo che a Pontremoli fu conferito ufficialmente il rango
di città. |