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IL
CORRIERE APUANO
La fine dell'Ottocento
vede a Pontremoli un accresciuto fervore del
dibattito ideologico. Negli stessi anni la
diffusione degli ideali socialisti contribuisce ad
accrescere la polemica con il foglio "La Terra",
dalle cui pagine emergono aspri giudizi verso le
posizioni politiche di un cattolicesimo spesso
interprete di interessi conservatori. Anche per
contrastare con gli stessi mezzi il "nemico"
socialista, nasce, nel settembre 1907, "Il
Corriere Apuano". Dapprima inserto del parmense "La
Giovane Montagna", l'Apuano diventa autonomo con il
primo numero del 1908. Assume subito la funzione
di foglio di collegamento con i nostri emigranti,
senza scemare l'interesse per la politica. Nel
ventennio fascista, pur dovendo accettare taluni
compromessi, l'Apuano non diventa mai interprete
del regime, anzi il suo direttore, don Annibale
Corradini, si colloca come oppositore al regime e
assume posizioni ben più ferme dell'allora
Vescovo Fiorini, che aveva apprezzato l'attenzione
di Mussolini verso la Chiesa cattolica. Sotto la
direzione di don Marco Mori, don Pietro Lecchini e
don Pietro Tarantola, il giornale partecipa
attivamente al dibattito che oppone Sinistra e
Democrazia Cristiana. Egualmente accade attorno al
68, quando il direttore lascia per contrasti con i
vertici della Diocesi. Dal 1985, per decisione del
Vescovo Tommasi, il settimanale è affidato
alla direzione di un laico. (Giulio
Armanini)
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