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Cronaca di un secolo in Lunigiana
a cura di Maurizio Bardi |
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I terremoti in Lunigiana e dintorni
IL
TERREMOTO DEL 1920
A FIVIZZANO
Il terremoto avvenuto a
Fivizzano alle ore 7,50 del 7 settembre 1920
è stato il più catastrofico della
storia sismica della Lunigiana: 10° grado
della scala Mercalli.
Dai resoconti dei giornali
dell'epoca, leggiamo: "Fivizzano non esiste
più. Contro Fivizzano, località bella
e ridente, la brutale forza della natura
scagliò colpi furibondi. Non rimase
più alcuna casa abitabile e quelle
pochissime che restarono in piedi, al di sopra di
spessi cumuli di macerie, grazie ad un vero e
proprio miracolo, riportarono lacerazioni e squarci
talmente profondi che alla scossa successiva,
nonostante leggerissima in quanto a
intensità, rovinarono al suolo
definitivamente. Tutta la popolazione rimase
all'adiaccio, accampata in tende di fortuna..."
Alcuni abitanti ricordano che i fabbricati erano
molto alti (la via Giulia assomigliava alla
genovese via Pre, per l'altezza delle case). Il
terremoto provocò 30 morti e 300 feriti ed
il quasi totale crollo dei fabbricati del centro
storico.
Sempre dalle cronache dell'epoca si scopre
che i soccorsi non furono tempestivi e che "i
poveri superstiti non hanno nè tende,
nè viveri."
La ricostruzione di Fivizzano
durò 10 anni. Ci furono anche speculazioni
sulla ricerca e l'acquisto di fabbricati distrutti
appartenenti a chi non aveva possibilità
finanziarie per ricostruire, che diedero origine a
un lungo processo. Nella ricostruzione molto spesso
gli interventi non tennero conto dell'architettura
di palazzi e chiese.
Ancora oggi si lamenta la
inutile demolizione della chiesa di S. Giovanni
(fatta costruire dagli avi di Papa Nicolò V;
era crollata solo una parte del tetto), di un
palazzo in Piazza Medicea, del Teatro degli
Imperfetti, demolizioni che hanno stravolto
l'assetto della città.(R.Pandiani) |
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Immagini del terremoto di Fivizzano del 1920
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