Per conoscere Pontremoli
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storico
Il
Campanone
Le
due piazze
Il
Piagnaro
Il
castello del PiagnaroIl
Museo delle Statue Stele
Verso
San Nicolò
Oltre
Porta Parma
Per
Via Ricci Armani
La
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I
Chiosi e Villa Dosi
La
fortezza di Castelnuovo e la
Chiesa di Nostra Donna
Il
Teatro della Rosa
Santa
Cristina e San Pietro
La
Santissima Annunziata |
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Pontremoli
Le
due piazze
Sulla Piazza inferiore (della Repubblica), che oggi può
essere ammirata appieno grazie al recente ripristino della
pavimentazione originale e al trasferimento di un brutto
monumento, si affacciano l'edificio comunale e quello pretorio.
La più piccola piazza superiore, chiamata un tempo Piazza delle Erbe, nel 1992 è stata recuperata nella
sua struttura d'origine con gli stessi ciottoli di sasso
rimasti sepolti per quasi quarant'anni sotto un manto di
asfalto. Nella piazza troviamo il Duomo e, di faccia, il
Vescovado. Il Duomo fu costruito, su disegno dell'architetto
cremonese Alessandro Capra, nel 1636-1687: la cupola venne
condotta a termine vari anni più tardi.
La facciata
è moderna (1879), dell'architetto V. Micheli di Carrara.
Interno: nella volta dipinti di Francesco Natali, scuola
cremonese (secolo XVIII); nella crociera, di A. Buelli (secolo
XVIII); nei piedi della cupola, del parmigiano Giovanni
Gaibazzi (secoloXIX); nel coro: "La
nascita della Vergine" è di Giovanni Domenico Ferretti
da Imola (1692), "Lo Sposalizio" di G. Peroni da Parma (morto
nel 1776); "La Visitazione" del fiorentino Vincenzo Meucci
(1694-1766), "L'Assunzione" del pontremolese Giuseppe Bottani
di scuola romana (1717-1784); nel braccio della crociera,
a sinistra di chi entra, sull'altare di fondo, "San Vicino
e Santi" pregevole quadro, del francese Petro Subleyeras (1699-1749);
ai lati: "La Deposizione" del senese Giuseppe Collignon (1776-1840);
"Il Voto dei pontremolesi" del pisano Giovanni Battista Tempesti
(secolo XVIII); nel braccio di destra: "La Purificazione"
del francese Jacopo Berger (1789); "L'Adorazione dei Magi"
del viterbese Domenico Corvi (1723-1803).
Tornando in piazza
della Repubblica è da notare il palazzo Pavesi, con
veduta di tre facciate e sale affrescate di Giovanni Battista
Natali e Niccolò Contestabili (secolo XVIII); il palazzo
Bocconi, sorto, nel secolo XVI, sul demolito Monastero Benedettino
di San Giovanni Battista; l'antico palazzo pretorio, ora sede
del Comune, che non mostra più alcuna traccia della
sua primitiva architettura trecentesca, salvo nel porticato
sulla piazza.
L'INCENDIO DI CARLO VIII
Risalendo oltre la piazza, a destra,
murata sulla casa che fa angolo col vicolo Armani, fare attenzione
a una lapide che ricorda l'incendio di Pontremoli nel 1495,
opera vendicativa degli Svizzeri dell'esercito di Carlo VIII,
al ritorno dall'impresa di Napoli, alla vigilia della tardiva
battaglia di Fornovo; poi troviamo la piazzetta e l'antica
chiesa, ridotta però a foggia moderna, di San Geminiano,
protettore della città; a sinistra poco prima, una
stretta e tortuosa via, attraverso il caratteristico borgo
del Piagnaro, conduce al castello omonimo intorno al quale
si costituì il nucleo primitivo del borgo medievale |