la guida di pontremoli
I personaggi
Nicodemo Trincadini
Paolo Belmesseri
Gio Rolando Villani
Giuseppe Zambeccari
Stefano Bertolini
Alessandro Malaspina
Pietro Giovanni Parolini
Pietro Cocchi
Luigi Poletti
Luigi Campolonghi
Giovanni Sismondo
Manfredo Giuliani |
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Alessandro
Malaspina
navigatore (1749 - 1810)
Fu uno dei più grandi navigatori di tutti i tempi,
rinnovando nel XVIII secolo la grande tradizione marittima
italiana costituita da Colombo, Vespucci, Caboto, Verazzano.
Nacque nel castello di Mulazzo, a 8 Km da Pontremoli, nel
1749 da Carlo Morello e Caterina Melilupi di Sorano.
Il
desiderio di avventura lo spinse in Spagna nel 1774 dove
fu ammesso come guardiamarina. L'anno successivo, durante
la guerra col Marocco, seppe guadagnarsi, dando prova di
valore, la promozione ad alfiere di fregata e quindi di
vascello.
Nel 1778 nella guerra navale che Francia e Spagna
alleate, andavano combattendo contro l'Inghilterra, compì
azioni militari di grande valore che gli valsero la promozione
a tenente di vascello e due anni dopo a capitano di fregata.
A pace conclusa dedicò il suo lavoro di marinaio
all'osservazione geografica e scientifica compiendo viaggi
lungo le coste del Perù e nelle Filippine.
Nel 1789
gli fu affidato il comando di una spedizione che avrebbe
dovuto esplorare approfonditamente le coste dell'America
Meridionale sul Pacifico. Il governo spagnolo lo dotò
di tutti i mezzi necessari alle finalità scientifiche
dell'impresa: gli furono anche affiancati esperti di zoologia,
botanica, filologia e cartografia. Su due corvette, la "Scoperta"
e "l'Intrepida" salpò il 30 luglio 1789 da Cadice
per una missione che risultò una delle più
feconde nella storia delle esplorazioni oceaniche. Toccò
l'isola della Trinità, le spiagge della Patagonia
e le isole Malvine. Doppiato Capo Horn cartografò
tutte le coste meridionali americane da sud a nord sino
alle rive antistanti il monte Sant'Elia in Alaska. Si diresse
in seguito verso le Marianne, sostò alle Filippine
studiando gli arcipelaghi dell'Oceania e raccogliendo materiale
di interesse scientifico.
Poi, dopo cinque anni di duro
lavoro, studi e avventure, Malaspina fece rotta su Sydney,
che allora si chiamava Tor Jackson, e di qui a Montevideo
e Cadice, ove sbarcò il 21 settembre 1794.
Era stato
un viaggio di grande importanza scientifica, basti pensare
alle indagini sul valore della gravità nei due emisferi
terrestri attraverso l'uso del pendolo a diverse latitudini
e allo studio di un progetto per il taglio del canale di
Panama, per non parlare dei reperti botanici ad interesse
etnografico.
Re Carlo IV lo accolse manifestandogli grande
soddisfazione per i risultati ottenuti e gli fu conferito
il grado di Brigadiere.
Successivamente Alessandro Malaspina
si pose a redigere le osservazioni sui suoi viaggi in collaborazione
con il frate Emanuele Gil. Nel 1796, in seguito ad intrighi
alla corte del re, o forse per vendetta personale, venne
accusato dal primo ministro Manuel Godoy di cospirazione
rivoluzionaria e fu condannato alla perdita della carica
che ricopriva e alla reclusione per dieci anni e un giorno.
Fu graziato per intervento di Napoleone e, tornato in Italia
nel 1802 si fermò a Milano ove rifiutò i prestigiosi
incarichi che il Melzi d'Eril, vicepresidente della Repubblica
voleva accettasse.
Si ritirò quindi a Pontremoli,
ove morì dimenticato nel 1810.
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